Lettera di un cane con matricola n. 491, morto in canile

Lettera di un cane con matricola n. 491, morto in canile

MATRICOLA 491
E' passato del tempo da quel giorno e ora che sono sul Ponte, ho deciso raccontare a te la mia vita.
A te che leggi consegno la penna che ho intriso nel cuore, affinchè, scrivendo la mia storia, sia per coloro che non conoscono l'amore, il segno di un inizio al loro vivere.
MATRICOLA 491. questo è il mio nome. Non sono un militare e neppure un cane poliziotto, solo colui che indegnamente hanno sempre chiamato "bastardo".
Un numero tra milioni di numeri resi tali dall'indifferenza di un mondo ostile.
Il mio pelo non è lucente e miei occhi non hanno l'azzurro del cielo di maggio, ma si sono piegati sotto il peso di un tempo che mi ha appassito come un fiore raccolto e dimenticato in fretta.
Sono matricola 491 e sto' scontando da sempre le tue colpe, quelle che ho sempre giustificato attraverso l'amore che un tempo ho creduto NOSTRO, ma che non ti ha mai raggiunto.
Non ho età, il tempo spesso cancella i minuti, ho solo una vita trascorsa a respirare cemento tra la malinconia e il nulla
Solo i sogni mi hanno portato altrove, dove ho rivisto la verde collina e il suo fiume, il mio rincorrere il vento in giornate spensierate in quell'avvenire che chiamavo vita.
E' così che trascorre il tempo matricola 491, rinchiuso a vita in gabbia di solitudine,tra paure e malinconie, udendo lamenti di altre anime lasciate a morire nel totale abbandono di chi il cuore ha smarrito.
E' una lenta agonia questo oblio che si affaccia nell'inutile quotidianità dei propri giorni, lo sguardo non sconfina mai al di là del freddo muro ricoperto di muschio e io resto sempre immobile nello stesso punto a cercare un po' d'aria che abbia il profumo di un antico ricordo che ho vivo nel cuore.
Dicono che l'uomo e il cane sono uguali, perchè figli dello stesso Padre, eppure io sono rinchiuso perchè ho amato e tu sei libero perchè mi hai lasciato.
Anche l'amore forse ha un prezzo ma un umile cane ha sempre le tasche vuote e riesce solo a riempirsi il cuore.
Di giorno in giorno in questi lunghi anni,ho spesso curvato il capo al destino abbracciando la vita per ciò che mi ha dato.
Ho compreso che l'amore non sa parlare ma vive di silenzi e anche solo un ricordo si veste d'amore.
Ho conosciuto il dolore e gli ho dato il posto d'onore, l'ho accolto come un compagno di vita affinchè conoscendomi, si stancasse di me.
Matricola 491, nemmeno un nome degno di un cane, del grande amico dell'uomo, solo un numero, un numero come tanti, marchiato a vita e che domani sarà cancellato con una croce nel lungo registro dei condannati a morte.
Silenzio e condanna.
Questo è il mio vivere in un mondo che è stato scelto per me, io che un tempo conoscevo la vita oltre la collina, sul lungo fiume dove correndo annusavo il domani.
Un domani che non verrà che ha il sapore di una libertà dimenticata.
Come è difficile essere cane quando nessuno ti dona un sorriso, quando tremante ti nascondi nell'angolo di una cella sempre uguale, vuota, spettrale.
Chissà se domani qualcuno impietosito da un ammasso di sporco pelo e fragili ossa riuscirà a vedermi il cuore.
Chissà se riuscirò a rivedere l'azzurro cielo di un tempo e ad avere un nome, un nome importante dove al richiamo saprei ancora sentirmi vivo.
E' la mattina di un altro giorno, un giorno come tanti, sempre uguali, con la voce squillante di chi mi butta un po' di pappa nella sporca ciotola dicendoti: " 491 DEVI MANGIARE, ALTRIMENTI MUORI"!!
Morire, chissà quanto sarà dolce morire, lasciando scorrere la mente in quel ieri ormai lontano. Ieri...quanto tempo è passato e quanto ne passerà ancora? E forse nel giorno dell'addio, udirò una voce....vedrò una luce e tu....che racconti il mio dolore tornerai a sfogliare le pagine del grande libro di quell'amore che fu.......
Sono matricola 491 e il dolore non si è stancato di me, mi ha portato con lui.
La cella è vuota.....sui bianchi muri ricoperti di muschio non resta che un numero sbiadito dal tempo.
Domani un'altro prenderà il mio posto e il dolore tornerà da lui e vorrà il posto d'onore.
Sono matricola 491, nessuno si è mai accorto di me, solo il tempo mi è rimasto accanto ma neppure lui mi ha mai dato un nome.

Ciao Roberto leggere questa lettera mi ha fatto venire i brividi, come deve essere triste per tutti i nostri amici abbandanoti a se stessi , poveri cuccioli!
Per tutte le persone bastarde che li abbandonano non avrei pietà, li farei soffrire e morire lentamente soli, infreddoliti e affamati

Pensa come cono felici i nostri piccoli Otto e Kirby amati, coccolati, curati come dei figli e credo che meriterebbero tutti di essere trattati così e di vivere una vita degna di essere chiamata vita, mai più matricole 491!
Grazie Roberto per questo bel post hai un cuore grande e quindi sei un grande uomo!!